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Reiki – primo livello

 

 

 

 

primo livello reiki

 

IL 23 Luglio presso la ManoMadre, un appuntamento da non perdere!!!

Un’ intera giornata dedicata al reiki e all’energia vitale universale.

Per prenotazioni e info costi chiamare  lo 0578 63906

 

 

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14 Marzo…il risveglio dei chakra…

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5 marzo 2013 · 11:54

L’Amicizia

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Buongiorno e buon inizio di settimana.

In questo blog spesso si parla di benessere, di equilibrio mentale e fisico e di serenità. Abbiamo mille modi per raggiungere questi stati d’animo e mantenerli, massaggi, meditazione, yoga e altre cento cose che spulciando il blog potete trovare…

E il mondo esterno?

Noi possiamo (dobbiamo)  fare tante cose per noi stessi affinchè sia più facile affrontare le amarezze e le spiacevolezze inevitabili nella nostra vita; ma esistono giornate in cui ci sentiamo senza forza, senza la voglia di combattere le difficoltà esterne…quei giorni che si possono riassumere in “quando il mondo è cattivo”.

Spesso, per salvarci da questo “mondo cattivo”  basta semplicemente fare ricorso all’amicizia, una cosa preziosa e indispensabile. L’amicizia può superare molti ostacoli e, non me ne vogliate, dura più di molti amori conclamati. L’amicizia è qualcosa di importante che ti fa sentire importante quindi, se avete un amico (o un’amica) dedicategli questo post.

E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore,
ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea,
fate che ne conosca anche la piena.

Gibran

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Il Tempo…

Non ci siamo dimenticati di voi…..

” E un astronomo disse: Maestro Parlaci del Tempo. E lui rispose:  Vorreste misurare il tempo, l’incommensurabile e l’immenso.

Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni. Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.

Ma l’eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l’oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d’amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa da pensiero d’amore a pensiero d’amore, né da atto d’amore ad atto d’amore?
E non è forse il tempo, così come l’amore, indiviso e immoto?

Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l’attesa.”  (Gibran)

 

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Corpo e Mente.

Il rapporto tra corpo e mente è strettamente connesso sebbene piuttosto complicato da capire.

Quando ci succede qualcosa di spiacevole o abbiamo avuto una brutta giornata il nostro fisico tende a reagire con dolori addominali, spossatezza o mal id testa; al contrario se la nostra giornata è stata rilassante, divertente o gratificante, il nostro organismo reagirà facendoci sentire in forma.

Ogni reazione è differente come ogni organismo ma in ogni caso occorre “nutrire” entrambe le cose per raggiungere serenità e equilibrio interiore ed esteriore.

Per quanto riguarda il fisico è necessario adottare uno stile di vita sano, un ‘alimentazione leggera ed equilibrata e del movimento.

Per la mente il discorso è più complesso, tanto più faticoso e lungo quanto più le cause dei nostri disagi psichici sono lontane nel tempo e radicate nella nostra infanzia; per questo sono consigliati esercizi di pensiero positivo, yoga e meditazione e tutto quello che può aiutarci a raggiungere una felicità maggiore, serenità e forza di volontà nell’affrontare sconfitte e dispiaceri. I rapporti interpersonali vengono migliorati e quindi anche il nostro corpo ottiene una sferzata di energia nel migliorare e nell’affrontare le malattie.

 

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Serena Contemplazione…e buon inizio di settimana.

 

Zengetsu, un maestro cinese della dinastia T’ang, scrisse per i suoi allievi i seguenti consigli:
Vivere nel mondo e tuttavia non stringere legami con la polvere del mondo è la linea di condotta di un vero studente di Zen.
Quando assisti alla buona azione di un altro, esortati a seguire il suo esempio. Nell’aver notizia dell’errore di un altro, raccomandati di non imitarlo.
Anche da solo in una stanza buia comportati come se avessi di fronte un nobile ospite. Esprimi i tuoi sentimenti, ma non diventare più espansivo di quanto la tua vera natura ti detti.
La povertà è il tuo tesoro. Non barattarla mai con una vita agiata.
Una persona può sembrare sciocca e tuttavia non esserlo. Può darsi che stia solo proteggendo con cura il suo discernimento.
Le virtù sono i frutti dell’autodisciplina e non cadono dal cielo da sole come la pioggia o la neve.
La modestia è il fondamento di tutte le virtù. Lascia che i tuoi vicini ti scoprano prima che tu ti sia rivelato.
Un cuore nobile non si mette mai in mostra. Le sue parole sono come gemme preziose, sfoggiate raramente e di grande valore.
Per uno studente sincero, ogni giorno è un giorno fortunato. Il tempo passa ma lui non resta mai indietro. Né la gloria né l’infamia possono commuoverlo.
Critica te stesso, non criticare mai gli altri. Non discutere di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato.
Alcune cose, benché giuste, furono considerate sbagliate per intere generazioni. Poiché è possibile che il valore del giusto sia riconosciuto dopo molti secoli, non c’è alcun bisogno di pretendere un riconoscimento immediato. Vivi con un fine e lascia i risultati alla grande legge dell’universo. Trascorri ogni giorno in serena contemplazione.

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Il Cantastorie

Una storia, un racconto per iniziare bene la settimana….

 

Encho era un famoso cantastorie. I suoi racconti d’amore commovevano chiunque li ascoltasse. Quando raccontava una storia di guerra, era come se gli ascoltatori si trovassero proprio sul campo di battaglia.

Un giorno Encho incontrò Yamaoka Tesshu, un laico che aveva quasi raggiunto la totale padronanza dello Zen. «Ho sentito» disse Yamaoka «che tu sei il più bravo cantastorie del nostro paese e fai piangere e ridere la gente a tuo piacimento. Raccontami la mia storia preferita, quella del Bambino Pesca. Quando ero piccolo dormivo accanto a mia madre, e spesso lei mi raccontava quella favola. A metà del racconto mi addormentavo. Dimmela come me la diceva mia madre».

Encho non osò affrontare subito questa prova. Chiese un po’ di tempo per studiare. Dopo parecchi mesi andò da Yamaoka e disse: «Ti prego, dammi la possibilità di raccontarti la favola».

«Un altro giorno» rispose Yamaoka.

Encho restò molto deluso. Continuò a studiare e provò di nuovo. Yamaoka lo rimandò indietro molte volte. Quando Encho cominciava a parlare, Yamaoka lo interrompeva dicendo: «Non sei ancora come mia madre».

Encho impiegò cinque anni per riuscire a raccontare la favola a Yamaoka come gliel’aveva raccontata sua madre.

Fu così che Yamaoka insegnò lo Zen a Encho.

 

 

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Una Parabola…

In un sutra, Buddha raccontò una parabola: Un uomo che camminava per un campo si imbatté in
una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferrò alla radice di una
vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l’orlo. La tigre lo fiutava dall’alto. Tremando, l’uomo guardò
giù, dove, in fondo all’abisso, un’altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva.
Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L’uomo scorse
accanto a sé una bellissima fragola. Afferandosi alla vite con una mano sola, con l’altra spiccò la
fragola. Com’era dolce!
 
 
Un felice lunedì a tutti….

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Una Tazza di Thè

Un filosofo si recò un giorno da un maestro Zen e gli disse:

“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.

“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. E incominciò a versare il tè da una teiera. Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.

“Ma cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”

“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”. 

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